Vasco su Facebook: “Liga ormai se la tira in modo clamoroso…”

Per dirla alla sua maniera, Vasco questa volta ha lasciato i propri fan “senza parole“. Un vero e proprio attacco, quello scagliato dalla pagina ufficiale Facebook del Blasco, pagina curata spesso in prima persona dallo stesso artista emiliano. «La differenza fra lui e Vasco è enorme. Liga ormai se la tira in modo clamoroso, non ha più la genuina rabbia, l’impeto vibrante e l’avvolgente poeticità di Rossi. Passeggia sul palco beandosi del popolo ai suoi piedi. Vasco invece è il popolo!!!»: questo il commento incriminato, firmato Alice Pollicina Venneri, che tanto è piaciuto a Vasco Rossi. Talmente tanto da farne uno stato personale sul più popolare dei social network, con tanto di foto a margine in cui il rocker sfoggia un sorriso sornione.

FAN DIVISI – La seguitissima pagina del Blasco è stata inondata dai commenti (oltre 1200 per il solo post in questione) e a margine dello status è scoppiata la discussione, ben presto degenerata. Molti gli strenui difensori di Vasco Rossi, ma non pochi, tra gli stessi fan del rocker di Zocca, quelli che hanno criticato la presa di posizione online, ritenendola del tutto inopportuna. Non è la prima volta che Rossi utilizza il web per lanciare messaggi più o meno discutibili: risale al 22 novembre 2009 la provocatoria risposta in video, via youtube, ai titoli che avevano dato ampio risalto alla sua caduta sul palco al Palamaggiò di Caserta. Un mese fa, invece, Vasco ha risposto pubblicamente ai rumours che lo vedevano al centro di accertamenti fiscali, pubblicando online le cartelle dell’Agenzia delle Entrate riguardanti la posizione della Giamaica s.r.l. (società che gestisce i diritti d’autore del cantante). Anche lo stesso Ligabue era già stato chiamato in causa su Facebook: l’11 luglio 2010 Vasco, dopo aver certificato il sorpasso sul rivale nella classifica di vendite – con l’album London Instant Live, alla sua prima settimana in classifica – postava un indefinito ritaglio di giornale, intitolandolo “Il mondo a rovescio”. La colpa del ritaglio? Riportare la notizia che il Liga, al giro di boa dei 50 anni, era riuscito a spodestare Vasco Rossi dalle classifiche di vendita. Quando si dice legarsela al dito…

VASCO VS. LIGABUE, LE ORIGINI – Il cd London Instant Live ha in realtà superato “Arrivederci, mostro!” nelle classifiche di vendita solo per una settimana, quella dell’uscita. Dopodiché è rimasto costantemente alle spalle dell’inedito di Ligabue. Si aggiungano le recensioni non propriamente entusiastiche della critica all’ultimo lavoro del Komandante, nato in una inspiegabile fretta (il live è stato registrato il 4 maggio 2010, l’uscita nei negozi di dischi neanche 2 mesi dopo), e si capisce come il nervosismo di Vasco, sotto il fuoco incrociato dei media e della finanza, sia degenerato in reazioni ben distanti dal politically correct. Le origini del dualismo Vasco-Ligabue, il derby rock d’Italia, hanno però radici ben più datate. Era infatti il 31 maggio 1999 quando Massimo Riva, amico intimo e storico chitarrista di Vasco Rossi, veniva rinvenuto morto nel suo appartamento di Bologna a causa di un’overdose. Due giorni dopo Ligabue era allo IULM di Milano a presentare il libro-sceneggiatura del film d’esordio Radiofreccia e, rispondendo ad una domanda dalla platea proprio in merito all’utilizzo di droghe, dichiarò: «Negli anni Settanta non avevamo molte informazioni. Il pensiero comune era che si potesse smettere quando si voleva. Per i musicisti rock c’è ancora oggi l’alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò, secondo il galateo della perfetta rockstar, io che non mi drogo sarei fuori target». Vasco colse nelle parole di Ligabue un fastidioso riferimento alla morte di Massimo Riva e lo accusò di speculare su una tragedia per lanciare inutili messaggi moralizzatori. A Ligabue toccò scrivere una lettera aperta al Corriere della Sera, per chiarire che le sue dichiarazioni erano da intendersi come strettamente connesse al contesto in cui venivano pronunciate,  in quanto nel suo primo lavoro cinematografico il tema della tossicodipendenza è indubbiamente centrale. La pace definitiva fu suggellata da abbracci e battute al Premio Italiano della Musica nel marzo dell’anno successivo.

RETROMARCIA – Il frastuono virtuale del post di Vasco Rossi ha obbligato il diretto interessato, o chi per lui, ad aggiustare il tiro. Stamattina la pagina ufficiale riportava un commento “sanatorio” della povera Alice, suo malgrado star per un giorno. Ieri notte è invece apparsa la prima rettifica ufficiale del rocker. In una nota di Facebook, si parla di “un analisi (senza apostrofo, ndr) molto onesta, chiara e sincera. insomma interessante…. non era per sparlare di Ligabue… una analisi di due fenomeni musicali molto distanti ma sempre accostati e confrontati…“. Segue un’ulteriore rettifica, nella quale si dice che in realtà il commento riportato altro non era che la frase pronunciata da una giornalista a Gaetano Curreri, cantante degli Stadio e stretto collaboratore di Vasco,  all’uscita del concerto di Ligabue, presumibilmente a Bologna. Dalla sponda di Correggio finora nessuna replica. Chissà, magari Ligabue la prenderà sul ridere e risponderà all’amico-nemico cantandogli “No Vasco, no Vasco, io non ci casco…”

fonte wakeupnews.eu

Pubblicato il 9 settembre 2010, in Altri Artisti, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. E’ “guerra” tra i due artisti che muovono più fan in Italia?

    Vedremo 🙂

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